martedì 11 dicembre 2012

Milton Keynes Dons-AFC Wimbledon

Articolo e Foto di Guido Plano

Il 28 Maggio del 2002 con una sentenza a dir poco scandalosa , figlia dei milioni di sterline invenstiti malamente da presidenti e “imprenditori” alla ricerca del guadagno facile attraverso il calcio , il Wimbledon della famosa “ crazy gang ” , della grandissima vittoria in FA Cup contro il temibilissimo Liverpool , cessò di esistere .
O per meglio dire il tutto fù trasferito 120 km più in sù a nord di Londra , ovvero Milton Keynes , una delle 32 new towns costruite tra il 1946 e il 1971 in tutta l'Inghilterra per evitare il sovraffolamento delle grosse metropoli come Londra , Birmingham , Manchester .
Il nuovo presidente del FC Wimbledon portò con sè oltre al nome del glorioso Wimbledon , anche il nickname , colori sociali ma soprattutto anche tutti i cimeli conquistati in tanti anni di battaglie dalla loro fondazione nel lontano 1889.
Ovviamente i tifosi dello storico Wimbledon , dopo anni e anni di proteste , dovettero arrendersi di fronte la legge , rimanendo così effettivamente per la prima volta nella loro vita senza una squadra locale , poiché era inconcepibile per loro tifare una squadra che seppur con lo stesso nome , non era più ovviamente la “ loro ” , quella del calcio amatoriale al Plough Lane , del miracolo di Dave Bassett e della finale vinta contro il Liverpool.
Neanche il tempo di leccarsi le ferite , che dopo un consiglio tra tutti i tifosi , stanchi di lottare fuori il campo di gioco , decisero di formare un nuovo club , l'AFC Wimbledon , in tempo per iscriverla alla stagione successiva ( 2002/2003 ) della Combine Counties League ( nono livello della piramide del calcio inglese ) .
Qualcuno pensa che la sigla AFC che precede il nome del club non significhi realmente Association Football Club , ma bensì A Fans' Club ,e per di più la data di costituzione della squadra nei moduli riempiti e consegnati alla Football Association , fu il 1889.
Tutto questo voleva ribadire che l'AFC Wimbledon non era una società diversa figlia del Wimbledon FC , ma il Wimbledon vero e proprio.
Dopo anni di sofferenze adesso l'AFC Wimbledon milita nel campionato di League 2 , una categoria sotto il Milton Keynes Dons .
Si proprio Milton Keynes Dons , perchè dopo anni di battaglie e tira e molla con i tifosi del Wimbledon , decisero di restituire i trofei e di cambiare il nome da “Wimbledon FC “ in “ Milton Keynes Dons “ , mantenendo solo il vecchio nickname Dons , accettando altresì di non rivendicare alcun legame con la storia del Wimbledon FC.
Ho deciso di scrivere queste righe di premessa perchè per chi non segue assiduamente il calcio inglese o ha iniziato ad appasionarsi solo di recente , MK Dons contro AFC Wimbledon potrebbe significare solo un incontro di FA Cup , quando invece sotto c'è una rivalità molto profonda , ovviamente mai sfociata in violenza , ma che ha provocato l'indignazione da parte di tutti i tifosi del calcio , a prescindere da quale squadra essi tifano.
Ed uno di quei tifosi sono io , che seppur fedele ai miei colori da molti anni , provo una grande simpatia per i “Dons” , i veri Dons ovviamente e provando una certa antipatia per i MK.
Per questo appena finiti i draw di FA Cup , noto con piacere che se MK e Wimbledon dovessero vincere , si scontrebbero nel secondo turno di FA Cup.
Ovviamente entrambe le squadre vinsero i replay , così venne decisa anche la data del 2 Dicembre ore 12.30 a Milton Keynes.
Ovviamente con il compagno di viaggio Massimo comprammo subito i biglietti rigorosamente settore away , e devo dire che ogni giorno guardavo la buca delle lettere per trovare finalmente i biglietti , che arrivarano solamente 1 giorno prima della partita .
Organizzato il tragitto per raggiungere MK , si parte la mattina presto ovviamente dopo un venerdì notte di baldoria e con tanta birra in corpo da far evoporare durante il tragitto .
Abitando vicino Wimbledon incontro già sulla tube molti tifosi dei Dons , con cui si scambia pacche sulle spalle e sorrisi , poiché ho deciso anche io di indossare in onore dei Dons la sciarpa giallo-blu , e la stessa situazione si ripresenta sul treno verso MK .
Arrivati a MK la stazione è controllata in maniera capillare da tanti bobbies , accorsi per ordine pubblico in occasione della partita , ma al di là di qualche coro simpatico dei tifosi Dons , non succede nulla di grave.
Usciti dalla stazione di MK , ci accorgiamo quale orribile città è stata costruita .
Essendo abituati a girare per città medievali , storiche , antiche o comunque piene di storie , MK è l'esatto opposto.
Tutto è nuovo , dai pub alla stazione , dall'edicola alla rotonda , dall'insegna al prato , tutto sembra di plastica ed artefatto , ci sembra di essere finiti all'interno del film “ Truman Show “ .
Decidiamo di far strada con i tifosi del Wimbledon , che ovviamente ci portano dritti dritti al pub , che anche a chiamarlo così mi vergogno un po' , poiché sembrava più l'Ikea con il bancone , perchè tutto era nuovo ,areato , pulito , ed organizzato , cioè tutto il contrario di un pub tipico inglese che tanto amiamo.
Decidiamo di risollevarci di molare con una full english breakfast , mentre i tifosi dei Dons , in assoluta maggioranza scherniscono due ragazze con la maglia del MK con cori abbastanza goliardaci , sempre però nel rispetto dell'avversario e nel clima abbastanza festoso .
E questo è ciò che più ci ha colpito , perchè in altri paesi sarebbero accadute rivolte,risse e quant'altro , mentre loro hanno alzato la testa , rimboccato le maniche e adesso possono essere orgogliosi di ciò che sono senza creare problemi come risse e sfociare in violenza un passato non proprio felice con loro .
Si fa ora e decidiamo di avviarci verso lo stadio , che in linea d'aria dal pub sembrava vicino , ma che in pratica ci ha costretti a vagare per più di un'ora a piedi ai bordi di una superway , ed alla fine anche a perderci , accorgendoci di non essere i soli , e maledicendo la scarsa organizzazione e segnaletica di MK.
Arriviamo finalmente allo stadio quando la partita sta per iniziare , e superati i tornelli elettronici , la marea di cappellini e sciarpe giallo-blu è incredibile , davvero una grande colpo d'occhio !
Oltre al colpo d'occhio , si fanno sentire anche , con i loro classici cori d'orgoglio , cantando ovviamente di essere loro gli unici e veri Dons , e come dargli torto .
Lo stadio ovviamente è un gioiello di modernità , costruito nel 2007 è dotato di tutti i comfort per i tifosi , anche se il secondo anello è chiuso e senza spalti , ovviamente perchè si pensa in grande , e qualora i MK dovessero raggiungere traguardi prestigiosi verrà aperto .
La partita scorre tranquillamente per i primi 40 minuti , con un Wimbledon che gioca di ripartenza , aspettando nella propria trequarti il MK , e proprio quest'ultimo al quasi scadere del primo tempo realizza un gran gol dalla distanza con Gleeson , che gela per più di un attimo i tifosi del Wimbledon e anche noi .
Girandomi intorno noto con piacere tantissimi tifosi non del Wimbledon , ma con sciarpe del Wycombe , Fulham , Barnet , insomma la solidarietà per i Dons arriva da qualsiasi tifoso , e questa ovviamente è una cosa tipicamente inglese e veramente dovrebbe far riflettere tanti “tifosi “ del giorno d'oggi.
L'arbitro fischia la fine del primo tempo , e decidiamo di avviarci verso il bar interno dello stadio , dove i tifosi continuano a cantare al di là del gol subito pochi secondi fa , perchè l'importante per loro non è il risultato finale della partita , ma ciò che stanno dimostrando e che hanno dimostrato , ovvero che il calcio dei tifosi batte e batterà sempre il calcio dei soldi , anche se le sfide con il tempo diventano sempre più difficili , soprattutto al giorno d'oggi , con sceicchi e miliardari pronti a rilevare la prima squadra di turno per ottenere facili soldi , distruggendo nel mentre le tradizioni , i colori e la storia del club ( qualcuno ha detto Cardiff ?! )
Si ritorna dal bar con qualcosa in più nello stomaco , pronti a gustarci il secondo tempo , che parte con uno spaventanto Wimbledon , come se il gol subito gli avesse spezzato le sforze , ma tutto ciò viene smentito quando Midson al 59' con un colpo di testa potentissimo butta il pallone alle spalle del portiere del MK , proprio sotto la curva occupata dai tifosi del Wimbledon , che esplodono compresi noi in un boato incredibile , come se lo stadio stesse per implodere !
Da lì poi parte l'invasione di campo di una ventina di tifosi , che corrono ad abbracciare i propri giocatori , in un tripudio di colori giallo-blu , alla quale anche gli stewards non oppongono resistenza , capendo il particolare momento ed il significato di questa invasione , non tanto per il gol , ma come per una liberazione dopo quasi 10 anni da quel spiacevole avvenimento .
Finalmente adesso i tifosi si sono liberati di questo peso , come se adesso la fenice fosse rinata completamente dalle proprie ceneri , e librata in volo più bella che mai .
Dopo l'entusiasmo generale durato tanti minuti , si ritorna alla partita , che vede adesso i Dons sull'onda della gioia , costruire occasioni ed un buon possesso palla , mentre il resto dello stadio è completamente silenzioso.
La partita va avanti con il Wimbledon che crea occasioni ma che sbaglia in modo clamoroso quella più importante , quando sui piedi di Gregory arriva l'occasione che i tifosi giallo-blu aspettano da 10 anni , ovvero battere il MK , ma l'attaccante dei Dons manda incredibilmente a lato a tu per tu con il portiere , e a pochi minuti dalla fine.
E come volevasi dimostrare , la storia sfortuna del Wimbledon continua , quando dopo una decina di rimpalli in area Dons , Otsemobor con una serie di deviazioni mette a segno al 90' il gol del 2 a 1 , che sigilla la vittoria del Franchise FC , come mi piace chiamarlo , proprio quando con il mio compagno di viaggio stavamo già iniziando a studiare e progettare come ottenere i biglietti per il replay.
Ovviamente la delusione nel settore away si taglia a fette , il silenzio è cupo , ma quando dopo pochi attimi l'arbitro segnala la fine della partita , e i giocatori del Wimbledon vanno sotto la curva a ringraziare i propri tifosi , la curva dei Dons diventa una bolgia di cori e applausi , che durano per una decina di minuti , come a voler sottolineare ancora una volta l'importanza dell'esserci e non del risultato finale .
Usciamo dallo stadio e ancora una volta ci perdiamo per trovare la stazione , poiché la città è veramente sprovvista di segnaletica e quant'altro , e anche 'sta volta ritorniamo accompagnati dai tifosi Dons , che sul treno non lesinano cori e canti .
Per chi volesse approfondire la storia complicata del Wimbledon che io ho rassunto in poche righe , ma che sono solo la punta dell'iceberg di quello che successe più di 10 anni fà , consiglio a tutti di leggere il libro “ Noi siamo il Wimbledon “ di Stefano Faccendini .











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